Nome Fabrizio Sacchi

Domicilio Moghegno

Professione Architetto (al 40%) e pensionato (al 60%)

Famiglia Coniugato con Myriam. 3 figlie, Lia, Zoe e Tea e 4 nipotini, Siro, Elio, Alba e Gea.

In sezione dal 2021

Come tutto ebbe inizio
Negli scorsi anni ho avuto l’opportunità di seguire soventemente in apiario mio genero Martino Prat, apicoltore a Brione Verzasca, appassionandomi sempre di più a questa interessante attività. Nel Natale del 2020 Martino mi ha regalato una prima cassa Dadant con un popolo, giunto a Moghegno la primavera successiva. Da quel momento ho iniziato il mio “apprendistato” di apicoltore che, tra numerosi fallimenti e qualche soddisfazione, continua tutt’ora. I lavori all’aperto e il piacere di vivere a contatto con la natura, ho un orto biologico che curo con Myriam da quando viviamo a Moghegno, mi hanno sempre appassionato e ad essi ho sempre cercato di dedicare il tempo necessario. Quale complemento migliore dell’apicoltura per completare l’esperienza?

Miele favorito
Tutti i tipi di miele con particolare interesse per le qualità meno conosciute, anche se il tiglio/castagno resta in cima alle mie preferenze. Sono comunque sempre in attesa di assaggiare qualche miele ancora più spettacolare.

Il ricordo apistico più bello/divertente
Il più bello ed emozionante è sicuramente il momento della prima smielatura, nell’agosto del 2021, con una discreta quantità (15 Kg da un alveare) e un’ottima qualità del prodotto (la fortuna del principiante?). Il più divertente? Ne ho 2. Il primo una visita alle arnie accompagnato da mio nipote Siro (allora 4 anni), che indossava i miei indumenti di protezione e assomigliava al robot R2D2 di guerre stellari. Il secondo la mia prima visita all’esposizione Apimell a Piacenza, ogni 3 persone incontrate una era Valmaggese, sembrava di non essersi nemmeno spostati da Moghegno.

Uno o più consigli per chi vuole avvicinarsi al mondo dell’apicoltura
Sono ancora un principiante, di conseguenza i consigli dovrei riceverli non darli. In ogni caso mi sento di dire che l’apicoltura non è una scienza esatta, l’errore, l’imprevisto o l’evento particolare sono sempre dietro l’angolo. L’importante, come sempre nella vita, è restare aperti e imparare da questi: anche l’evento più disastroso ci insegna qualcosa, anche se a volte ti “girano” proprio.

Motto per la vita e per l’apicoltura
Mai scoraggiarsi e restare “curiosi”, e soprattutto ascoltare i consigli di chi ne sa più di te. Pure nella mia professione di architetto ho sempre tenuto questa attitudine, anche dall’ultimo dei manovali puoi sempre imparare qualcosa.

Aggiunte personali
Grazie per il bel sito della FTAVM che ci permette di aggiornarci e mantenere i contatti tra noi anche a distanza e soprattutto leggere con grande piacere e interesse le interviste dei miei “colleghi”, le loro storie. I ricordi e le esperienze sono di grande ispirazione per chi, come me, è alle prime armi.